546; tradotta in M. Proust, Le lettere e i giorni dall’epistolario 1880-1922, a cura di G. Buzzi, «I Meridiani» Mondadori, Milano 1996, p. 1379).
10 A differenza dei cahiers, i quattro carnets sono taccuini su cui lo scrittore appuntava annotazioni e brevi spunti da sviluppare più ampiamente altrove.
11 M. Proust, Carnet de 1908, a cura di Ph. Kolb, Gallimard, Paris 1976, p. 52, e, più recentemente, M. Proust, Carnets, a cura di F. Callu e A. Compagnon, Gallimard, Paris 2002, p. 38.
12 Ivi, p. 60 e p. 49.
13 Ivi, p. 59. Una riunione mondana in cui il protagonista stenta a riconoscere gli amici e conoscenti, tutti deformati e sfigurati dagli anni trascorsi, era già nel Cahier 51, che è l’ultimo dei quaderni usati da Proust per il suo iniziale progetto di romanzo/saggio critico-narrativo contro l’approccio troppo biografico al fenomeno letterario adottato dal critico romantico Sainte-Beuve, ed è anche il primo dei cahiers de brouillons (“quaderni per abbozzi”) del Tempo ritrovato. Gli altri sono, oltre al 58 e al 57, di cui si è già parlato, il 13, l’11, la serie dal 59 al 62, il 74 e il 55.
14 C. Albaret, Monsieur Proust. Souvenirs recueillis par G. Belmont, Laffont, Paris 1973, pp. 402-403.
15 Di questo si è già parlato nella mia Nota introduttiva a Alla ricerca del tempo perduto, VI, Albertine scomparsa, cit. Cfr. A. Henry, Marcel Proust, Théories pour une esthétique, Klincksieck, Paris 1981.
16 Saint-Loup spiega al Narratore che «la guerra [...] non sfugge alle leggi del vecchio Hegel».
17 Per il concetto di “registro tragico” si veda anche la mia Nota introduttiva a Alla ricerca del tempo perduto, VI, Albertine scomparsa, cit.
18 Se consideriamo, oltre a questo elemento, la crudeltà della duchessa di Guermantes nei confronti di Gilberte, quella – insuperabile – della ex Madame Verdurin verso Charlus, quella di Rachel contro la Berma, nonché quella della figlia della grande attrice verso sua madre, si potrebbe forse constatare un certo accrescimento della misoginia nel Tempo ritrovato. A parte Morel, che in fondo è un pazzo, tutto sommato qui gli uomini sembrano meno feroci delle donne.
19 Lettera del 19 luglio 1919 in M. Proust, Correspondance avec Daniel Halévy, cit., pp. 138-40. Ma Ph. Kolb l’aveva già inserita in Choix de lettres, Plon, Paris 1965, pp. 246-48.
20 Salmo 118 (117),21-24; Is 8,14 e 28,16; Mt 21,42; At 2,33, 1 Pt 2,6.
21 Cfr. A.
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