Le sue parole (la sua educazione era stata trascurata in gioventù) furono esattamente le seguenti: - Maledizione, c'è come un qualcuno che mi ficca una lettera in mano qui sotto il mio tavolo di mogano!-.
La costernazione si impadronì dei presenti. La signora B. aumentò lo sgomento generale dichiarando che qualcuno le stava pestando lievemente le dita dei piedi a intervalli da mezz'ora. Una costernazione ancora più grande si impadronì dei presenti. Il signor B. chiese le candele. Ora, occhio ai sussulti del tavolo. Il giovane B. esclamò (riporto fedelmente le sue espressioni): Sono gli spiriti, padre! Con me lo fanno ormai da due settimane!-
Il signor B. chiese irato: - Che volete dire, signore? Fanno cosa? -.
Il giovane B. ribatté: - Vogliono fare di me un vero e proprio Ufficio Postale, padre. Mi infilano sempre delle lettere impalpabili in mano, padre. Una lettera vi deve essere scivolata addosso per sbaglio. Questa sì che è bella! - esclamò il giovane B. - Caspita, sono un medium coi fiocchi! .
A questo punto il ragazzo fu scosso da un violento accesso di convulsioni. Aveva la bava alla bocca e dimenava gambe e braccia in un modo che sembrava fatto proprio per procurarmi (come di fatto avvenne) un serio disagio; poiché stavo sostenendo sua madre a un tiro dai suoi stivali e costui si comportava come un telegrafo prima dell'invenzione di quello elettrico. Intanto il signor B. era in perlustrazione sotto il tavolo alla ricerca della lettera, mentre lo spregevole giovane dopo di allora sposo alla signorina L.B., proteggeva la fanciulla in modo per l'appunto spregevole.
- Questa sì che è bella! - il giovane B. esclamava senza darsi tregua -. Caspita, sono un medium coi fiocchi, padre! Questa sì che è bella! Tra un po' il tavolo comincerà a sussultare, padre. Guardate là! -.
Ora, occhio ai sussulti del tavolo. Cominciò a sobbalzare in modo tanto violento che colpì una mezza dozzina di volte la testa calva del signor B., mentre costui era in perlustrazione lì sotto; questo fece sì che il signor B. sgattaiolasse fuori con grande agilità, lo massaggiasse con grande tenerezza (mi riferisco al capo) e lo maledicesse con violenza (mi riferisco al tavolo). Notai che i sussulti del tavolo seguivano invariabilmente il senso della corrente magnetica; ossia andavano da sud a nord, o dal giovane B. al signor B.
Avrei continuato a rilevare ulteriori dettagli su questo punto di notevole interesse, ma il tavolo all'improvviso ruotò su se stesso e si rovesciò su di me, scaraventandomi a terra con una forza accresciuta dalla spinta impartitagli dal giovane B. che gli si gettò sopra in uno stato di eccitazione mentale e per un po' fu impossibile spostarlo da lì. Intanto io mi ero accorto di essere schiacciato dal peso suo e del tavolo e anche che quello gridava senza posa a sua sorella e al giovane spregevole che secondo le sue previsioni entro breve il tavolo avrebbe ripreso i suoi sussulti.
Altri non ce ne furono, comunque. Il ragazzo si riebbe dopo una breve passeggiata al buio in compagnia degli altri e di quella magnifica esperienza alla quale ci era stato concesso l'onore di partecipare non fu riscontrabile in lui durante il resto della serata nessun'altra conseguenza di una leggera tendenza al riso isterico e di una visibile attrazione (dovrei quasi definirla fascinazione) della sua mano sinistra in direzione del cuore o del taschino del panciotto.
Fu o non fu un caso di picchiettì o spiritico? Lo scettico e lo schernitore vorrebbero negarlo?
LA CASA DEI FANTASMI
I mortali della casa
Non c'era nessuna delle circostanze che in genere riteniamo annunciatrici di apparizioni spettrali né lo scenario intorno a me aveva niente di convenzionalmente spettrale, quando per la prima volta incontrai la casa che è il soggetto di questo racconto di Natale, pioggia, lampi, tuoni né nessuna circostanza terrificante o insolita ad accrescerne l'effetto. Di più: ero arrivato fin lì direttamente da una stazione ferroviaria; la casa non era lontana più di un miglio dalla stazione e mentre mi soffermavo all'esterno, osservando la strada dalla quale ero venuto, potevo vedere i treni merci scivolare dolcemente lungo i binari della ferrovia giù nella valle. Non voglio dire che tutto fosse assolutamente banale, poiché dubito che qualcosa lo sia, tranne per le persone assolutamente banali; mi assumerò anzi la responsabilità di affermare che chiunque poteva vedere la casa come io la vidi, in un qualsiasi bel mattino d'autunno.
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