— Sarebbe una canagliata davvero, dopo che hai rischiato una freccia e un tuffo, e sì, anche d'annegare, per salvarmi la vita. Annegarti, proprio così; perché, come ho fatto a non tirarti sotto con me, solo i santi lo sanno!
— No — disse Matcham, — avrei portato in salvo tutti e due, buon Dick, perché io so nuotare.
— Davvero? — esclamò Dick spalancando gli occhi. Era l'unica perizia maschile di cui egli stesso fosse incapace. Nell'ordine delle cose che ammirava, subito dopo l'uccidere un uomo in un a corpo a corpo, veniva il nuoto. — Bene — disse, — ecco qui una lezione che m'insegna a non disprezzare nessuno. Ho promesso di proteggerti fino a Holywood, e, Jack, sei tu che sai meglio proteggere me.
— Bene, Dick, ora siamo proprio amici — disse Matcham.
— Ma non siamo mai stati nemici — rispose Dick. — Tu sei un bravo ragazzo, a modo tuo, anche se un po' effeminato. Non ho mai incontrato uno come te. Ma di grazia, riprendi fiato e rimettiamoci in moto. Non è posto questo per stare a conversare.
— Il piede mi fa un male terribile — disse Matcham.
— Già, avevo dimenticato il tuo piede — fece Dick. — Be', andremo più adagio. Vorrei sapere con precisione dove ci troviamo. Ho perduto assolutamente il sentiero; ma forse è meglio così. Se sorvegliano il traghetto, sorvegliano anche il sentiero, molto probabilmente. Vorrei che Sir Daniel ci fosse venuto dietro con una quarantina d'uomini; spazzerebbe via queste canaglie come il vento spazza le foglie.
Andiamo, Jack, appoggiati alla mia spalla, povero piccolo. Già, non ci arrivi, non sei alto abbastanza. Quanti anni hai? Scommettiamo?
Dodici?
— No, ne ho sedici — disse Matcham.
— Sei cresciuto poco, allora — rispose Dick. — Ma dammi la mano.
Andremo adagio, non aver paura. Ti devo la vita; e io so ben ripagare, Jack, tanto il bene quanto il male.
Presero a salire lungo il pendio.
— Dobbiamo incontrare la strada, presto o tardi — continuò a dire Dick; — e allora andremo più sicuri. Per la messa, hai una mano minuscola. Jack! Se io avessi una manina così, mi vergognerei. Sai che ti dico? — riprese con una risatina improvvisa. — Giuro per la messa che credo che Hugh del Traghetto ti ha preso per una ragazza.
— No, mai! — gridò l'altro, arrossendo forte.
— Ma sì, ci scommetto! — esclamò Dick. — E non c'è da biasimarlo. Hai più l'aspetto d'una ragazza che d'un uomo; e ti dico che hai un aspetto strano per essere un ragazzo; ma come giovinetta, Jack, saresti proprio bella, saresti. Una fanciulla piena di grazia, proprio.
— Ebbene — disse Matcham, — sai perfettamente che non lo sono.
— Lo so; scherzo soltanto — disse Dick. — Per tua madre sarai un uomo, Jack. Coraggio, giovanotto! Tirerai dei magnifici colpi. Chi di noi due, mi domando, sarà fatto cavaliere per primo, Jack? perché io cavaliere sarò fatto, a costo della vita. «Sir Richard Shelton, cavaliere»: suona proprio bene.
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