Non dico altro: i santi aiutino i vicini di Sir Daniel, e la Vergine benedetta protegga i suoi pupilli!
— Clipsby — disse Richard, — tu dici cose che non posso ascoltare senza disonorarmi. Sir Daniel è il mio buon padrone e il mio tutore.
— Ma andiamo, ora! mi volete spiegare un enigma? — ribatté Clipsby. Dalla parte di chi sta Sir Daniel?
— Non lo so — disse Dick, arrossendo leggermente; poiché il suo tutore aveva cambiato continuamente di fazione nei turbamenti di quel periodo, e ogni cambiamento gli aveva procurato un aumento di beni.
— Già — replicò Clipsby, — non lo sapete voi e non lo sa nessuno.
Perché lui è davvero uno che va a letto Lancaster e si alza York14.
Proprio in quel momento il ponte risuonò sotto lo zoccolo ferrato, e il gruppetto si voltò e vide Bennet Hatch venire galoppando: un tipo bruno e brizzolato, di mano pesante e d'aspetto truce, armato di spada e di lancia, il casco d'acciaio in testa e indosso il giaco di cuoio.
Era un uomo importante da quelle parti; la mano destra di Sir Daniel in pace e in guerra, e in quel momento, per volontà del suo padrone, balivo della centuria15.
— Clipsby — gridò, — subito a Moat House, e facci arrivare tutti gli altri pelandroni. Bowyer vi darà elmo e giaco. Dobbiamo partire prima del coprifuoco. E bada: quello che arriva per ultimo alla porta del cimitero lo pagherà Sir Daniel. Badaci bene! Ti conosco per un buono a nulla. Nance — soggiunse, volgendosi a una delle donne, — il vecchio Appleyard è in paese?
— Ve l'assicuro — rispose la donna. — Nel suo campo, certamente.
Così il gruppo si disperse, e mentre Clipsby traversava con tutta pace il ponte, Bennet e il giovane Shelton cavalcavano insieme su per la strada, attraverso il villaggio e oltre la chiesa.
— Vedrete quel vecchio brontolone — disse Bennet. — Sprecherà più tempo a borbottare e a cianciare di Enrico Quinto di quanto non ce ne voglia a ferrare un cavallo. E tutto perché è stato alle guerre di Francia!
La casa cui erano diretti era l'ultima del villaggio, tutta sola fra i lilla; e dietro, dai tre lati, un prato aperto saliva verso i margini del bosco.
Hatch scese da cavallo, gettò le redini sulla staccionata, e s'incamminò verso il campo, con Dick che lo seguiva a fianco a fianco, fin dove il vecchio soldato stava vagando, affondando fino al ginocchio nei suoi cavoli, e di tanto in tanto, con una voce fessa, cantava qualche parola di una canzone. Era tutto vestito di cuoio, mentre il cappuccio e la pellegrina erano di grossa lana nera, annodati con nastri di scarlatto; il viso era come un guscio di noce, tanto per il colore che per le rughe; ma i vecchi occhi grigi erano ancora abbastanza limpidi, e la vista intatta. Forse era sordo; forse pensava che non fosse all'altezza di un vecchio arciere di Azincourt prestare attenzione a disturbi del genere; ma non sembrò che lo smuovessero minimamente né le note cupe della campana a martello né l'approssimarsi di Bennet e del ragazzo; e continuò ostinato a vagare, canticchiando, con quella sua voce sottile e tremante:
"Ora, cara signora, se tu lo vuoi, Ti prego, abbi pietà di me."
— Nick Appleyard — disse Hatch, — Sir Oliver ti saluta e ti invita a recarti entro un'ora a Moat House, per prendervi il comando.
Il vecchio alzò la testa.
— Salute, padroni miei! — disse, con un sorriso. — E dove va "Master"
Hatch?
— "Master" Hatch è in cammino per Kettley, con tutti gli uomini che si possano mettere a cavallo — rispose Bennet. — Si sta preparando una battaglia, pare, e il mio signore ha bisogno di rinforzi.
— Ah, capisco — replicò Appleyard. — E quale guarnigione mi lascerete?
— Ti lascio sei uomini validi, e Sir Oliver per soprammercato rispose Hatch.
— Non bastano a tenere il posto — disse Appleyard; — il numero non è sufficiente. Ne occorrerebbero una quarantina.
— Diamine, è per ciò che siamo venuti da te, vecchio brontolone! ribatté l'altro. — Chi altro c'è all'infuori di te che potrebbe fare qualcosa in quella casa con un presidio del genere?
— Già, quando arrivano i guai, ci si ricorda della vecchia scarpa replicò Nick. — Non c'è un uomo fra voi che sappia montare un cavallo o maneggiare un'ascia; e quanto a tirare con l'arco, San Michele!, se tornasse il vecchio Enrico Quinto, si presterebbe a fare da bersaglio per un quattrino al colpo!
— Ma no, Nick, c'è ancora qualcuno che sa tirare bene d'arco — disse Bennet.
— Tirare bene d'arco! — esclamò Appleyard. — Sì! Ma chi mi tirerà un buon colpo? Ci vuole l'occhio, e la testa sulle spalle. Ora, che cosa chiamereste voi un lungo tiro, Bennet Hatch?
— Be' — fece Bennet, guardandosi intorno, — un lungo tiro sarebbe da qui alla foresta.
— Già, sarebbe un tiro piuttosto lungo — disse il vecchio, voltandosi a guardare alle spalle, e quindi si portò una mano a schermirsi gli occhi e rimase a fissare.
— Ma che stai a guardare? — domandò Bennet con una risatina. — Vedi Enrico Quinto?
Il veterano continuò a guardare verso la collina in silenzio. Il sole splendeva luminoso sulla prateria declinante; poche pecore bianche vagavano brucando; tutto taceva all'infuori del rintoccare della campana.
— Che c'è, Appleyard? — domandò Dick.
— Ma gli uccelli! — disse Appleyard.
Ed effettivamente, là dove la foresta correva come una lingua fra i prati e terminava in pochi olmi verdissimi, a circa un tiro di freccia dal campo dove stavano fermi i tre, uno sciame d'uccelli ne sfiorava le cime svolazzando qua e là, in evidente disordine.
— Che c'entrano gli uccelli? — disse Bennet.
— Già! — ribatté Appleyard, — e vi credete pronto ad andare in guerra, "Master" Bennet. Gli uccelli sono buone sentinelle; nei luoghi boscosi fanno da prima linea, in battaglia. Guardate, ora: se faceste qui il campo, ci potrebbero essere arcieri appiattati là a spiarci; e voi stareste qui senza accorgervene!
— Ma che dici, vecchio brontolone? — disse Hatch. — Qui non ci sono uomini più vicini a noi di quelli di Sir Daniel a Kettley; qui sei al sicuro come nella Torre di Londra; e vuoi farci paura per qualche fringuello o qualche passerotto!
— Ma sentilo! — sogghignò Appleyard. — Quante canaglie non darebbero le loro due orecchie mozze per infilare con un dardo uno di noi! Per San Michele! ci odiano come due puzzole!
— Be', è vero, odiano Sir Daniel — rispose Hatch, un po' più sul serio.
— Già, odiano Sir Daniel! e odiano tutti quelli che lo servono — disse Appleyard; — e per primi odiano Bennet Hatch e il vecchio Nicholas l'arciere. Guardate qui: se ci fosse un tipo deciso là al margine del bosco, e voi ed io gli fossimo a tiro, come siamo, per Giorgio!, chi credete che sceglierebbe?
— Te, ci scommetto — rispose Hatch.
— Ci scommetto il mantello contro una cintura di cuoio che sceglierebbero voi! — esclamò il vecchio arciere. — Voi avete messo a fuoco Grimstone, Bennet, e non ve lo perdoneranno mai, padrone mio.
Quanto a me, io sarò presto in un bel posto, che Dio me lo conceda, e fuori del tiro dell'arco, fuori tiro di cannone, anzi, della loro malizia. Sono vecchio e ben avviato a casa, dove il letto è pronto.
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