Così parlava. Ella rendea cortese grazie per lodi, indi il parlar riprese: Op. Grande biblioteca della letteratura italiana 39

ACTA G. D’Anna Thèsis Zanichelli Torquato Tasso La Gerusalemme liberata Canto secondo Q

49

— Nova cosa parer dovrà per certo che preceda a i servigi il guiderdone; ma tua bontà m’affida: i’ vuo’ ch’in merto del futuro servir que’ rei mi done.

In don gli chieggio: e pur, se ’l fallo è incerto, gli danna inclementissima ragione; ma taccio questo, e taccio i segni espressi onde argomento l’innocenza in essi.

50

E dirò sol ch’è qui comun sentenza che i cristiani togliessero l’imago; ma discordo io da voi, né però senza alta ragion del mio parer m’appago.

Fu de le nostre leggi irriverenza quell’opra far che persuase il mago: ché non convien ne’ nostri tèmpi a nui gl’idoli avere, e men gl’idoli altrui.

51

Dunque suso a Macon recar mi giova il miracol de l’opra, ed ei la fece per dimostrar ch’i tèmpi suoi con nova religion contaminar non lece.

Faccia Ismeno incantando ogni sua prova, egli a cui le malie son d’arme in vece; trattiamo il ferro pur noi cavalieri: quest’arte è nostra, e ’n questa sol si speri.

52

Tacque, ciò detto; e ’l re, bench’a pietade l’irato cor difficilmente pieghi, pur compiacer la volle; e ’l persuade ragione, e ’l move autorità di preghi.

— Abbian vita — rispose — e libertade, e nulla a tanto intercessor si neghi.

Siasi questa o giustizia over perdono, innocenti gli assolvo, e rei gli dono. —

Op. Grande biblioteca della letteratura italiana 40

ACTA G. D’Anna Thèsis Zanichelli Torquato Tasso La Gerusalemme liberata Canto secondo Q

53

Così furon disciolti. Aventuroso ben veramente fu d’Olindo il fato, ch’atto poté mostrar che ’n generoso petto al fine ha d’amore amor destato.

Va dal rogo a le nozze; ed è già sposo fatto di reo, non pur d’amante amato.

Volse con lei morire: ella non schiva, poi che seco non muor, che seco viva.

54

Ma il sospettoso re stimò periglio tanta virtù congiunta aver vicina; onde, com’egli volse, ambo in essiglio oltra i termini andàr di Palestina.

Ei, pur seguendo il suo crudel consiglio, bandisce altri fedeli, altri confina.

Oh come lascian mesti i pargoletti figli, e gli antichi padri e i dolci letti!

55

Dura division! scaccia sol quelli di forte corpo e di feroce ingegno; ma il mansueto sesso, e gli anni imbelli seco ritien, sì come ostaggi, in pegno.

Molti n’andaro errando, altri rubelli fèrsi, e più che ’l timor poté lo sdegno.

Questi unìrsi co’ Franchi, e gl’incontraro a punto il dì che ’n Emaùs entraro.

56

Emaùs è città cui breve strada da la regal Gierusalem disgiunge, ed uom che lento a suo diporto vada, se parte matutino, a nona giunge.

Oh quant’intender questo a i Franchi aggrada!

Oh quanto più ’l desio gli affretta e punge!

Ma perch’oltra il meriggio il sol già scende, qui fa spiegare il capitan le tende.

Op. Grande biblioteca della letteratura italiana 41

ACTA G. D’Anna Thèsis Zanichelli Torquato Tasso La Gerusalemme liberata Canto secondo Q

57

L’avean già tese, e poco era remota l’alma luce del sol da l’oceano, quando duo gran baroni in veste ignota venir son visti, e ’n portamento estrano.

Ogni atto lor pacifico dinota

che vengon come amici al capitano.

Del gran re de l’Egitto eran messaggi, e molti intorno avean scudieri e paggi.