E tu che la difendi!… perché ti fa gli occhi dolci, la lupa!… buon pro ti faccia!

PINA

(a Malerba mostrandogli il pugno da lontano). Com’è vero che mi chiamano la Lupa!

JANU

(dando loro sulla voce). Avete mangiato e bevuto, e ora il vino vi dà alla testa!

Alla gnà Pina:

A voi, scacciamo la tentazione! Andate al fiume per l’acqua piuttosto! Vi rinfrescherà il sangue.

PINA

(va a prendere la brocca, minacciando sempre Malerba). M’avessero a sbattezzare, vedi!

MARA

Mamma! mamma! per carità!

La gnà Pina s’avvia colla brocca al fiume dalla sinistra.

MALERBA

Lupaccia maledetta! Se la piglia con questo e con quello perché non può sfogarsi con Nanni Lasca!

JANU

(spingendolo verso il fondo a destra). Tu, pensa alle bestie! Vedi se hanno mangiato l’orzo, e dà la paglia fresca prima di andare a dormire. Hai inteso?

MALERBA

(brontolando, nell’andarsene). Ho inteso! ho inteso! Però fareste meglio non pigliando a giornata di queste Marie Maddalene che vengono a seminare zizzania!… e a cercarsi gl’innamorati! E con questo vi lascio!

Benedicite e buona sera.

Esce.

NELI

(avviandosi dietro a lui). Benedicite, benedicite.

NANNI

(a Mara che è rimasta in disparte, asciugandosi gli occhi col grembiule).

Non gli badate, gnà Mara; sapete che è una bestia Malerba.

MARA

(accorata). Perché devono pigliarsela sempre con lei? Non hanno altro che fare?

NANNI

Vi dico che è una bestia. Lasciatelo cantare dunque.

MARA

(c.s. e quasi in tono di rimprovero). Vorrei vedervi voi, se parlassero così di vostra madre!…

NANNI

Ve la pigliate con me adesso?

MARA

No! me la piglio colla mia disgrazia…

NANNI

Bene, ma io non c’entro… e voi non c’entrate nemmeno. Sapete come si dice: dalla spina, nasce la rosa…

MARA

(accennando col capo, amaramente). Anche voi, adesso!… Sì!… quello che state dicendo!…

NANNI

Che dico di male?

MARA

Niente!… Lasciatemi stare anche voi!

Gli volta le spalle ed entra nella capanna.

NANNI

(stringendosi nelle spalle). Bene. Non me ne importa.

FILOMENA

(a Grazia e Lia). Andiamo, andiamo ch’è tardi, e il sole si alza presto, domani.

BRUNO

(fingendo di voler andare colle donne). Pronto! Eccomi qua!

LIA

(scappa ridendo). Gesummaria!

GRAZIA

(respingendolo).