Voi dalla vostra parte, tentazione!

FILOMENA

(brandendo una forca). Vedete? C’è questa per voi.

Entra nella capanna con Grazia e Lia.

JANU

(spingendo Bruno e Cardillo verso il fondo a destra). A cuccia! via, andiamo!

Bruno e Cardillo escono.

Chi è a guardare le pecore adesso?

NUNZIO

(raccogliendo la sua roba). Io, vossignoria.

JANU

E perché sei ancora qui, paneperso? Ti piacciono le chiacchiere? Bada che se le pecore vengono a farmi del danno nell’aia ti rompo le ossa.

NUNZIO

Come ho da fare a guardarle anche di notte? Non me lo dicono prima se vogliono venire nell’aia.

JANU

Paneperso! Scansafatica!

NUNZIO

Scansafatica!… dite bene vossignoria!…

JANU

Va, va, che se no ti arriva qualche pedata.

NANNI

Va, che qui ci abbado io. Dormo qui al fresco.

Nunzio si allontana dal fondo a sinistra.

JANU

Bene, santanotte. Occhi alla roba dunque.

Esce dalla destra.

NANNI

(disponendo la sua roba per dormire). Benedicite, benedicite.

Si ode la voce di Nunzio che si allontana cantando:

“Muta è la viaaaa.

È mezzanotte, e ora vo a trovarlaaaa…”

NANNI

(facendo eco alla canzone, mentre accomoda la paglia sotto una bisaccia per sdraiarvisi sopra):

“La figlia bella dell’anima miaaa…”

Sedendo sul giaciglio e stirando le braccia.

Ah!… E domani daccapo!

Si ode in fondo, tra i seminati, un fruscio di foglie secche.

Ehi!… Chi è la?… Bestie feroci, o spiriti maligni?…

SCENA VII

La gnà Pina, dalla sinistra in fondo, recando sul capo la brocca d’acqua, e Nanni.

NANNI

O gnà Pina, siete voi? Che paura mi avete fatto!

PINA

(accigliata, nell’andare a deporre la brocca accanto all’uscio della capanna). Scherzate sempre, Voi! Vi piace burlarvi del prossimo!

NANNI

Siete ancora in collera? Non ve lo siete rinfrescato il sangue, laggiù al fiume?

PINA

(come risolvendosi, dopo un istante d’esitazione, andando diritto a lui, risoluta, ma colle braccia cadenti in atto triste e desolato). Perché ce l’avete con me, compare Nanni? Che vi ho fatto?

NANNI

Io? Perché?… Che vi ho detto?

PINA

(siede accasciata su di un covone lì presso, quasi parlando fra sé e lamentandosi). Se ho fatto del male, l’ho fatto a me stessa… Ma a voi non ho fatto nulla. E neanche a quella bestia di Malerba… Allora perché m’ingiuria e mi carica d’improperi?… In presenza vostra, anche!

NANNI

Malerba scherza sempre. Non ci pensate più. Buona notte.

PINA

Buonanotte a voi, che potete dormire!

NANNI

(sempre in tono quasi canzonatorio).