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Certamente avrai anche tu letto i giornali; neanche volendolo non si può non aver letto il suo nome. Si tratta della persona che il governo inglese ha fatto chiamare come consulente per fronteggiare questa recrudescenza di delitti.

- Già, mi sembra infatti di aver sentito qualche cosa del genere - disse la moglie con aria indifferente. - La Mano Nera… o Rossa; non ricordo più bene il colore.

Sir Ralph corrugò la fronte.

- Non si deve trattare di queste cose con tanta leggerezza - disse freddamente. - Te l’ho già detto altre volte, Vera. La Mano Rossa è davvero un’organizzazione potente e misteriosa che da tempo colpisce al cuore i nostri focolari domestici. Ogni uomo, e potrei dire ogni donna, ha il dovere di essere immensamente grato a tutti coloro che tentano di strappare delle vittime innocenti alle mani di una banda organizzata da crudeli delinquenti.

- Allora darò ordine al cameriere di mettere un altro coperto.

- Se lui accetterà - intervenne Marjorie.

Vera alzò gli occhi su di lei e disse: - Non dire sciocchezze, Marjorie…

Naturalmente, accetterà. - E rivolgendosi a Ralph: - Come lo dovremo chiamare… ispettore o sergente o cosa?

- Lo dovrai chiamare dottor Tillizzini - rispose Ralph seccato. - È

professore di antropologia criminale all’Università di Firenze; inoltre è un gentiluomo, Vera, e io spero che vorrai trattarlo come tale.

Marjorie, testimone non interessata in questa scena tra marito e moglie, si era discretamente ritirata con il suo libro e la sua sedia accanto a una finestra; vedendo ora sir Ralph voltarsi per andarsene si alzò esclamando: -

Oh! come sarà strano! Credi proprio che verrà, zio? - Sir Ralph come al solito annuì con il capo.

- Lo spero; io, naturalmente, non posso far altro che invitarlo. Però è talmente occupato che potrebbe anche darsi che dovesse tornare subito in città. A ogni modo sono sicuro che avrà approvato di tutto cuore la buona lezione che ho dato oggi a quel giovanotto.

Marjorie stava per seguire lo zio fuori della camera, quando uno sguardo di Vera la trattenne. Questa aspettò che la porta fosse ben chiusa alle spalle Edgar Wallace

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1913 - La Mano Rossa

del marito, poi: - Marjorie - incominciò con il suo tono dolce e mellifluo dei momenti migliori - ho bisogno di un favore.

- Con tutto il cuore, cara - disse con calore la fanciulla.

La signora Morte-Mannery si trastullava con dei gingilli d’argento su una delle tante tavole del salotto. Li disponeva in fila come se fossero pedine di un nuovo gioco e sembrava proprio che avesse concentrata tutta la sua attenzione sopra questo passatempo mentre diceva: - Ho bisogno di un grande favore, ma di qualche cosa di veramente speciale. Oh! lo so che mi posso fidare, anche per la storia del danaro… e ora ho bisogno del tuo aiuto per un piccolo sotterfugio. Quell’uomo che sta per venire - continuò cambiando tono - questo italiano non è davvero un tipo che io possa ricevere. A me non piacciono i poliziotti e tutti questi individui spietati, che non sanno parlare altro che di debiti e storie simili; e poi… - esitò -

posso fidarmi, non è vero? - E con un rapido movimento alzò gli occhi sulla fanciulla.

- Certo - rispose Marjorie mentre tra sé si domandava dove sarebbe andata a finire.

- Ebbene, devi sapere, mia cara - così dicendo la donna aveva ricominciato il suo misterioso gioco coi gingilli d’argento - che io faccio parte di un “club”… Oh, un “club” per signore… Non lo troverai nel Whitaken perché noi non vogliamo essere troppo conosciute, quantunque, naturalmente siamo registrate. Ebbene, due o tre mesi fa abbiamo avuto delle piccole noie. E noi… noi… Perché dovrei ingannarti? - esclamò con uno slancio di confidenza e con il suo miglior sorriso.