Persino Vera che gli si era mostrata apertamente contraria aveva la vaga sensazione di aver già discusso questo argomento prima e nei medesimi termini con questo uomo straordinario che parlava con tanto disprezzo dei suoi compatrioti.
Tillizzini prese di tasca l’orologio e vi diede uno sguardo.
- Vorrei vedere sir Ralph prima di andarmene; dove potrei trovarlo?
Edgar Wallace
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1913 - La Mano Rossa
Vera sospettava che in quel momento sir Ralph si trovasse in animata discussione con il macellaio per quei famosi pochi soldi di manzo che credeva fossero stati segnati in più sul libro della spesa; ma le parve che non fosse né bello né dignitoso farlo sapere.
- Oh! Non tarderà molto a tornare - assicurò.
Tillizzini all’improvviso, come colto da una subitanea idea, la guardò acutamente; e questo senza nessuna ragione, almeno a lei così parve.
Infatti non vi era stato nessun cambiamento nel tono di voce di lei che giustificasse quello sguardo di intenso interesse che l’avvolgeva.
- Oh! ma è certo che io l’ho già incontrata altrove, signora Morte-Mannery. Ed è veramente strano, e cosa che mi capita di rado, ma non riesco per il momento a ricordarmi in quali circostanze.
- Davvero? - rispose Vera con tono di voce trascurato, come se questo per lei non avesse nessuna importanza. - A volte si hanno queste strane impressioni. Lei certo mi scuserà, dottore - riprese - ma stavo appunto per ritirarmi a causa di un terribile mal di capo quando lei è arrivato. La signorina Meagh sarà felice di farvi compagnia fino al ritorno di sir Ralph.
Tillizzini con la massima sollecitudine si affrettò alla porta e la tenne aperta per la padrona di casa, salutandola con un leggero inchino mentre passava. Poi richiuse la porta e lentamente se ne ritornò verso Marjorie.
- Dove? Dove? Dove? - si domandava a mezza voce, un dito sul mento, guardando gravemente la fanciulla.
Questa scoppiò in una allegra risata.
- Spero che non mi prenderà per un oracolo, dottore.
Ma un radioso sorriso illuminò, a un tratto, il suo pallido viso.
- Stavo appunto domandandolo a quest’oracolo - disse battendosi il petto. - E ora lo so. Durante una irruzione in una casa da gioco, io ero…
- Spero - interruppe Marjorie con voce tranquilla - che vorrà dimenticare questo incidente. La signora Morte-Mannery è stata davvero pazza e imprudente a farsi scoprire in un posto simile, ma non sarebbe gentile da parte sua il ricordarlo…
S’interruppe di colpo vedendo con che sguardo di stupore lui la stava fissando.
- Ma, cara signorina, spero che lei non vorrà supporre che la signora Morte-Mannery fosse in qualsiasi modo implicata in questo affare.
Sarebbe assurdo, maligno e grossolano - continuò accalorandosi -
l’associare una signora del suo rango con un affare così basso. Poiché, Edgar Wallace
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signorina, fu un’irruzione assolutamente non rilevante; la maggior parte delle donne era francese e per lo più di bassa origine. E il mio interesse in questo affare era di poterne identificare alcune e per altre ragioni. La signora Morte-Mannery era nell’aula, questo è certo, ma probabilmente come invitata; infatti, credo che il signor Courtain, magistrato della City, abbia rapporti con sir Ralph.
Era evidente che tutto era andato così; ora Marjorie lo capiva bene. Ma perché allora Vera le aveva mentito? Certo che per lei era stata cosa facile inventare una simile storia, ma perché una simile scusa per non ricevere Tillizzini?
- Oh! ecco sir Ralph che ritorna! - esclamò a un tratto avendo visto dalla finestra l’automobile che rientrava. - Non le dispiace, signore, di aspettare un minuto solo mentre io vado ad avvertirlo che lei è qui?
Ancora una volta Tillizzini si affrettò ad aprire la porta con il suo strano e piccolo inchino.
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