Marjorie incontrò sir Ralph nel corridoio e gli spiegò che l’ospite era di sopra che lo aspettava.
- E Vera dov’è? - domandò sir Ralph.
- È andata a coricarsi, a causa di un terribile mal di capo. Nel suo intimo sir Ralph imprecava.
Sempre così; era la sua solita arma, quella di accusare un forte mal di capo, una comoda ma, secondo lui, poco elegante scusa per sfuggire ogni responsabilità.
E lui si accendeva ancora di più vedendo che non solo aveva mancato di fare gli onori di casa a un uomo per la cui posizione aveva il massimo rispetto, ma che sfuggiva anche alle giuste conseguenze della sua trascuratezza. Infatti aveva scoperto che l’errore del macellaio era dovuto esclusivamente a lei, come giustamente aveva spiegato il macellaio esibendo trionfalmente un proprio appunto.
Sir Ralph quindi andò incontro al signor Tillizzini con tutti gli svantaggi di chi ha la mente occupata da preoccupazioni familiari.
I due uomini stettero nello studio per circa un quarto d’ora. Dopo di che se ne ritornarono nel salotto; Tillizzini per prendere commiato dalla signorina Meagh e sir Ralph per accompagnare il suo ospite alla carrozza che aspettava.
Marjorie s’accorse subito che l’umore del magistrato era pessimo. La faccia era rossa e - segno infallibile - i suoi capelli grigi erano piuttosto arruffati.
Edgar Wallace
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1913 - La Mano Rossa
Per contro Tillizzini era sempre lo stesso: imperturbabile, freddo, padrone di sé, sì, questa era l’impressione di Marjorie. Quell’uomo aveva una tale padronanza di sé che si imponeva.
- Oh, ci rivedremo di nuovo e ben presto - le disse Tillizzini dandole una stretta di mano. Lei fu colpita dalla forza di quella stretta. - Non me ne andrò dall’Inghilterra così presto. Sir Ralph mi ha gentilmente permesso di visitare quell’uomo… quel Mansingham che è stato condannato oggi.
- Credo proprio, professore - disse burbero sir Ralph - che stia per incamminarsi su una strada sbagliata. Non ricaverà altro che un sacco di menzogne da quel tizio.
- Ah! delle menzogne… - esclamò facendo un gesto vivace Tillizzini. -
Le menzogne a volte sono interessantissime, sir Ralph, molto più interessanti che la banale verità e anche molto più… informative.
Ma nell’animo di sir Ralph, che amava vantarsi nei suoi discorsi post-
prandium di essere il vero tipo di inglese e quindi di amare solo ciò che era proprio ed esclusivamente inglese, non vi era posto per il paradosso.
- Lei naturalmente è italiano - disse - e come tale crede a tutte queste storie straordinarie. Ma qui, noi siamo in Inghilterra e crediamo solo alle cose quotidiane. Lo sa bene anche lei - e qui la sua voce assunse un tono autoritario - queste storie di organizzazioni segrete sono fatte per i romanzi. Lo so anch’io e lo ammetto che nel suo paese vi sia stata la
“camorra”, e probabilmente è appunto questo che confonde il suo giudizio, ma le posso assicurare - e così dicendo posò la sua pesante mano sulle spalle del suo interlocutore con un gesto di paterna sollecitudine - le posso dunque assicurare che…
I due uomini si trovavano in piedi vicino alla finestra, calava la sera e i lampioni a gas fuori non erano ancora stati accesi. A metà della frase di Sir Ralph un vetro della finestra, proprio all’altezza della testa di Tillizzini, andò in frantumi con grande fracasso ed echeggiarono tre colpi rapidi, quasi simultanei.
4.
La mano rossa diventa bianca
Sir Ralph sentì il fischio delle pallottole che lo sfiorarono, sentì il rumore dei quadri che cadevano infranti dalla parete di fronte e fece un Edgar Wallace
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1913 - La Mano Rossa
balzo indietro pallido e tremante, mentre Tillizzini con un movimento calmo del braccio metteva la fanciulla al riparo.
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