Non mi meraviglio che un uomo sia scettico nei riguardi dello spiritismo.

Non vedo come potrebbe fare a meno di esserlo (data la fede in cui siamo stati allevati) finché non abbia sperimentato lui stesso fenomeni così strani. Ma obietto che un uomo o una donna, i quali prendono parte a una seduta al solo scopo di smascherare un imbroglio, non quando è accaduto ma prima che accada, portano una mentalità polemica e ostile, ossessionata dall’idea di essere truffati e presi in giro, in un circolo, magari privato, che tiene una seduta (come quelle di Rosa Dartle) «solo per avere informazioni», e disperdono tutta l’armonia e il buon volere che li circondano. Non potrebbero farlo in una normale riunione senza provocare scompiglio. Come possono aspettarsi di essere i benvenuti in una riunione spiritica? Ho visto profondere, in queste circostanze, una immensa quantità di cortesia per uomini che sarei stata felice di vedere gettati giù per le scale. Li ho visti entrare, invitati, nel salotto privato di una signora per essere testimoni di manifestazioni che mai, in nessun modo, erano state oggetto di guadagno, e li ho uditi discutere, dubitare, contraddire fino a dar dei mentitori alla loro ospite e ai suoi amici. E

la società, in genere, è prontissima a schierarsi dalla parte di questi cosiddetti gentiluomini, non perché la loro parola o la loro dottrina siano più degne di fiducia di quelle dei loro ospiti, ma perché essi protestano contro la verità di una cosa che si è abituati a ritenere impossibile. Personalmente non ho nulla contro uno scettico, come ho già detto, ma egli deve essere imparziale, come pochi scettici sono. Di norma essi hanno già deciso la questione per conto loro, prima ancora di mettersi a indagare.

Mi sono accorta che poche persone, fuori dall’ambito dello spiritismo, hanno udito parlare della Dialectical Society, una società scientifica riunitasi alcuni anni or sono al solo scopo di fare indagini sulla realtà di questi fenomeni. Era composta da quaranta membri: dieci uomini di legge, dieci scienziati, dieci ecclesiastici e dieci chimici (credo che fosse così costituita) e tenne quaranta sedute. La relazione pubblicata al termine di esse fu che nessuno di questi uomini di scienza e di fama aveva potuto trovare una causa naturale per le meraviglie di cui erano stati testimoni (1).

(1) La decisione della Dialectical Society, fondata a Londra nel 1867, fu presa

il 26 gennaio 1869 «per investigare i fenomeni detti manifestazioni spiritiche

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e farne un relazione». Il comitato era costituito da 33 membri fra i quali vi erano scienziati, uomini di legge ed ecclesiastici, non però nella misura indicata dalla Marryat. La relazione fu presentata al Consiglio della Società il 20 luglio 1870 e pubblicata l’anno successivo. Le sedute furono tenute da sei sottocomitati, le cui relazioni furono presentate al Comitato generale in quindici riunioni. Si conclude che erano avvenuti rumori e movimenti di oggetti pesanti spesso secondo le richieste dei presenti; che le risposte così ottenute spesso riguardavano argomenti noti a una sola persona; che la presenza di alcune persone sembrava necessaria per il manifestarsi dei fenomeni. Si ebbero tredici testimonianze di levitazione, quattordici di materializzazioni, cinque di toccamenti, tredici di strumenti suonati da mani invisibili, cinque di incombustibilità, tre di pitture e disegni diretti, sei di precognizione (U.D.).

So che ci sono migliaia di ostacoli sulla via della fede. Anzitutto il modo estremamente contraddittorio con cui i protestanti sono stati educati a credere che gli spiriti visitassero normalmente la Terra nelle epoche di cui parla la Bibbia, ma, in egual tempo, che è impossibile che tornino adesso, sebbene il Signore sia lo stesso, allora, oggi e sempre. Inoltre l’oscurità necessaria per la formazione di spiriti materializzati e la somiglianza che essi talora presentano con il medium sono due terribili fonti di errore. E tuttavia si dovrebbe sapere che tutte le cose sono create nell’oscurità e che perfino un seme non può germogliare se viene colpito dalla luce, mentre, per quel che riguarda la somiglianza tra lo spirito e il medium, da cui esso trae l’essere materiale che gli permette di apparire, se gli investigatori volessero perseverare nelle loro indagini, troverebbero, come io ho trovato, che si tratta di un inconveniente che ha il suo rimedio nel tempo. Quando mi chiedono di spiegare queste cose, posso solo dire di ignorare al pari di loro come gli spiriti si manifestino e come io stessa sia venuta al mondo quale creatura vivente e senziente. Inoltre, come ho già detto, io scrivo queste pagine solo per riferire quello che ho visto e non per supporre in qual modo abbia potuto vederlo.

Dirò qui qualche cosa che illustra perfettamente le precedenti osservazioni.

I versi:

«Donna convinta contro il suo volere

Rimane tuttavia del suo parere»,

potrebbero essere stati scritti con eguale verità per gli scettici. Gli scettici, ossia coloro che sono così totalmente legati alla convinzione delle loro capacità di giudizio e di determinazione da considerare impossibile credere di essersi sbagliati, negheranno l’evidenza di tutti i loro sensi piuttosto che LA MORTE NON ESISTE di Florence Marryat

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confessare di essere in errore. Persone simili possono essere acuti scienziati o accorti uomini di affari ma non mai genii. Perché il genio è invariabilmente umile circa le sue capacità e quindi aperto alla convinzione. Ma le menti inferiori, che sono solo capaci di aggrapparsi a quei particolari inculcati loro dalla semplice forza dello studio, sembrano non avere la capacità di andare oltre un certo limite.