Ma quanto più scendiamo nella scala sociale, quanto più la mente è semplice e infantile, tanto più prontamente acquista credito una tale fede e tanto più numerose storie si possono ascoltare per giustificarla. Lo stesso avviene nella religione, che si nasconde al saggio e al prudente e viene rivelata ai fanciulli.
Se adesso mi si fa l’obiezione che il termine «spiritismo» è stato a volte mischiato con tante brutte cose da divenire ingiurioso, non ho miglior risposta che fare appello alla irrefutabile testimonianza del passato e del presente per dimostrare che tutte le epoche e tutte le religioni hanno avuto esponenti immorali e corrotti i cui vizi hanno minacciato di far crollare LA MORTE NON ESISTE di Florence Marryat
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l’edificio che sarebbe stato loro compito costruire. Lo stesso cristianesimo sarebbe già caduto da un pezzo se non fossimo stati capaci di separare la sua dottrina dalla sua pratica.
Così pensavo nel febbraio del 1873, quando partecipai a una riunione di amici in casa della signorina Elizabeth Philip, a Gloucester Crescent, e fui presentata a Henry Dunphy del Morning Post, oggi passati entrambi nel numero dei più. Il signor Dunphy si immerse subito nel suo tema favorito, lo spiritismo, e mi diede interessanti relazioni di alcune séances a cui aveva preso parte. Io avevo già sentito parlare tante volte dell’argomento da uomini e donne di primo piano, che avevo cominciato a credere, sulla loro autorità, che nel fenomeno «ci fosse qualche cosa di vero», ma mi attenevo all’opinione che le sedute al buio offrivano tante possibilità di frode che mai mi sarei impegnata in una seduta in cui non avessi potuto far uso dei miei occhi.
Dissi qualche cosa in questo senso al signor Dunphy, ed egli mi rispose:
«Allora è giunto per voi il momento di indagare sullo spiritismo, perché posso presentarvi a un medium il quale vi mostrerà i volti della morte». Questa proposta veniva esattamente incontro ai miei desideri, e io l’accettai con gioia.
La scrittrice Annie Thomas (signora Pender Cudlip), mia intima amica, era mia ospite in quel tempo, e divenne ansiosa al pari di me di andare a fondo dei fenomeni. Prendemmo nota dell’indirizzo, datoci dal Dunphy, della signora Holmes (1), medium americana, che era allora a Londra, alloggiando in Old Quebec Street, Portman Square, ma rifiutammo di esserle presentate da lui preferendo andare in incognito.
(1) La signora Holmes, di Filadelfia, medium a materializzazione, visitò
Londra, con il marito, anche lui medium, nel 1873, evocando fra gli altri il
fantasma di Katie King che già da un anno si presentava nelle celebri sedute 19
di Florence Cook. La sua padrona di casa, Eliza White, sostenne che
impersonava lei stessa il fantasma passando da un falso pannello, e ne seguì
una polemica in cui il famoso spiritista Robert Dale Owen accolse l’accusa di
frode, mentre il non meno famoso colonnello Olcott, spiritista e teosofo, si
schierò dalla parte dei due medium. Esperimenti da lui condotti con estremo
rigore, con la medium chiusa in un sacco, parvero confermare la genuinità
dei fenomeni (U.D.).
Di conseguenza, la sera dopo, in cui ella teneva una séance pubblica, battemmo alla porta della signora Holmes e, dopo esserci tolte le fedi matrimoniali cercando di assumere un aspetto il più virginale possibile, ci presentammo sotto i nomi di signorina Taylor e signorina Turner. So LA MORTE NON ESISTE di Florence Marryat
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perfettamente che questa medium fu in seguito accusata di frode. In egual modo una cameriera che era del tutto onesta al mio servizio, poté lasciarmi per un posto nel quale fu scoperta a rubare. Questo non modifica il fatto che, presso di me, non rubò nulla. Non credo di aver conosciuto un solo
medium di cui non abbia udito, prima o poi, la stessa cosa, e non credo di aver conosciuto una sola donna di cui non abbia sentito prima o poi parlare in tono scandalizzato da una rappresentante del suo sesso per quanto pura e casta ella pensasse di. essere considerata in società. La cosa non mi influenza in nessuno dei due casi. Io giudico le mie conoscenze per quello che esse sono per me, non per quello che possono essere per gli altri; e ho avuto fiducia nei miei medium per quello che ho personalmente visto, udito e considerato genuino in loro presenza, e non per quello che altri può essersi immaginato di avere scoperto a loro riguardo. Non infirma la mia testimonianza il fatto che i medium con cui ho tenuto sedute abbiano ingannato qualcun altro, prima o dopo. Il mio compito era solo di preoccuparmi di non essere ingannata io
stessa, e, in spiritismo, non ho mai accettato nulla di seconda mano, se non potevo accertarmi di persona.
In questa occasione la signora Holmes non ci accolse in modo particolarmente cortese. Eravamo due estranee, probabilmente scettiche, ed ella ci lanciò un’occhiata piuttosto fredda. Era una nottataccia, con una neve così alta che incontrammo qualche difficoltà nel procurarci una vettura che ci portasse da Bayswater a Old Quebec Street. Non giunsero altri visitatori e, dopo un po’ di tempo, la signora Holmes ci propose di restituirci il denaro (dieci scellini), dicendo che, se avesse fatto la seduta con noi, non vi sarebbe stata probabilmente alcuna manifestazione, data l’inclemenza del tempo.
(Spesso, in seguito, ho accertato che la sua affermazione era vera, trovando che eccessi di caldo e di freddo possono far fallire completamente una 20
seduta).
Ma Annie Thomas doveva tornare a casa sua, a Torquay, il giorno dopo: pregammo dunque la medium di tentare di mostrarci almeno qualche cosa, dato che eravamo molto curiose sull’argomento.
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