Ebbene, lo dirò ad un povero, in punto di morte. Sì, ad un povero. Che poi preghi per l’anima mia.
E passavano i giorni, i mesi, gli anni.
I capelli di zio Chircu diventarono grigi, il suo petto s’incavò, la sua statura diminuì. Zio Pretu era quasi decrepito, ma sembrava non più vecchio del suo compagno, e continuava a dir bugie e a riderne. Si poteva dire ch’egli narrava con esauribil vena le sue fole, più per divertir se stesso che gli altri.
Un giorno finalmente accadde un fatto straordinario. Zio Chircu fu chiamato dal direttore dello stabilimento penale. Egli vi andò alquanto smarrito, non essendogli mai accaduto una simile cosa. Il direttore gli disse:
- Oramai son trascorsi tanti anni, siete vecchio e potete finalmente dire la verità. Avete sì o no commesso il delitto? Dite la verità, tutta la verità. Vi gioverà; vi chiederemo la grazia, e può darsi che andiate a morire al vostro paese -. Zio Chircu negò ancora, con selvaggia energia.
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- No, quando anche io dovessi vivere tanti anni quanti granelli di arena vi sono nel mare e passarli sempre qui, no, io non ho ammazzato nessuno, no, no, e no.
Fu fatto uscire. Ritornato presso zio Pretu, che lo aspettava con ansia, gli narrò irosamente ogni cosa.
- Ah, diavolo, - disse il vecchio, - tutto questo è ingiusto. Io ho veramente ammazzato il prete, non c’è che dire, e se mi chiamano lo confesso ancora, e se mi vogliono graziare mi grazino pure. Ma che tormentino un povero diavolo come te, oh, questo non è giusto!
Zio Chircu fu di nuovo chiamato il giorno dopo dal direttore e nuovamente interrogato.
Egli si sentiva montare il sangue alla testa: ancora un poco e si sarebbe gettato sul direttore, tanto non aveva più nulla da temere.
- Ebbene, quando è così, - disse il direttore cambiando accento, - sappiate che si è scoperto il vero colpevole. Veramente non è si scoperto; è lui che, vinto dal rimorso, ha confessato, ma fa lo stesso. Preparatevi dunque con animo sereno, perché fra poco sarete libero.
E di nuovo fu fatto uscire. Andò via tremando, e giunto presso zio Pretu si mise a piangere come il compagno non lo avea visto mai.
- Ebbene, ebbene, cosa è accaduto?
- Si è scoperto il vero colpevole, - rispose zio Chircu, singhiozzando e ripetendo le parole del Direttore; - veramente è stato lui che vinto dai rimorsi ha confessato, ma fa lo stesso. Bisogna che mi prepari ad esser libero.
Zio Pretu si mise anch’egli a piangere. Entrambi piangevano di dolore e di gioia fusi assieme.
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