S’è dovuto rendere a senso.

 

(73) Il monte della Tessaglia che, secondo il mito greco, i Giganti ribelli a Giove accatastarono sull’altro monte Ossa per dare la scalata al cielo e sotto il quale rimasero seppelliti, fulminati dallo stesso Giove, con l’aiuto di Ercole.

(74) Queste due battute sono costruite su una metafora di “abbordare”: le due donne si paragonano a due vascelli (l’immagine della donna/vascello è ricorrente nella Bibbia). Si capisce il loro lascivo sottinteso.

 

(75)Hope is a curtal dog”: “senza coda”, “coda mozza “ (“curtal”) si dice di tutto ciò che è corto nello spazio e nel tempo: la speranza dell’uomo fatto becco è corta, perché scoprirà presto o tardi la tresca della moglie.

 

(76) Atteone, il mitico cacciatore mutato in cervo da Artemide per averla spiata nuda al bagno; fu inseguito e sbranato dai propri cani. Medoro è il nome d’un cane.

 

(77)Take head ere summer comes, or cuckoo-birds do sing”: il cuculo maschio (“cuculus canorus”) è uccello noto per il suo canto nella stagione degli amori. Ma la parola ha una significativa assonanza con “kuckold”, “uomo cornuto”, “becco”(il francese “cocu”), e l’allusione di Pistola è evidente.

 

(78) In realtà Nym dice altra cosa. Dice: “I love not the humour of bread and cheese”; “bread-and-cheese” è il nome inglese dell’acetosella, l’acidula pianta erbosa detta anche “pan-di cùculo “ (“cuckoo-bread flower” in inglese). Ma a tradurre: “L’acetosella non m’è mai piaciuta” nessun lettore avrebbe capito.

 

(79)Here is a fellow frights English out of his wits”: letteralm.: “Ecco uno che spaventa l’inglese col suo spirito”, che in inglese significa poco e niente in italiano. Si è reso a fiuto.

 

(80)I will not believe such a Cataian…”: “cataian” è “cinese” (abitante del Catai, com’era chiamata la Cina): i Cinesi, secondo i racconti che facevano i grandi viaggiatori, erano maestri di astuzie e di raggiri (cfr. in “Dodicesima notte”, II, 3, 80: “My lady is a Cataian”).

(81) “If he should intend this voyage toward my wife…”: è ancora la metafora della donna/vascello; “voyage” è “viaggio per mare”. Page pensa a Falstaff come ad un altro vascello cui mandare incontro quella della moglie.

Per conservare il traslato s’è tradotto il successivo “loose” (“I wouls turn her loose to him”) con “a vele sciolte”.

 

(82) Il testo ha: “Che ciò si insedii sulla mia testa” (“… let it lie on my head”): cioè le corna.

 

(83)Cavaliero” nel testo. Il linguaggio di questo personaggio sta tra il sussiegoso e lo strafottente. Già il nome ch’egli ha dato alla sua locanda (Windsor era, come si è detto, la sede dell’ordine della Giarrettiera) lo caratterizza per questo. Sarà lui l’autore della beffa al dottor Cajus e al parroco don Evans, invitandoli in luoghi diversi per il duello; sarà lui che aiuterà Fenton e Annetta a giocarsi del padre e della madre di costei; sarà infine lui, a sua volta, vittima del furto di cavalli ad opera di ladroni tedeschi.

 

(84)“… and tell him my name is Brook”: “brook” è “piccolo corso d’acqua”, “ruscello”; “Fontana” è il nome acquatico inventato da Arrigo Boito nel suo libretto del “Falstaff” per Giuseppe Verdi, ed è entrato ormai nell’uso di tutti i traduttori. Ma non s’accorda con la metafora seguente dell’Oste: “Avrai flusso e riflusso”: il ruscello può avere il suo flusso e riflusso, la fontana no. Dunque, mastro Ruscello, e non mastro Fontana. Per “flusso e riflusso” l’Oste intende dire: “Avrai ingresso da lui per andare e venire”.

 

(85) Si accetta qui la lezione “mijn’ heers” dell’“Oxford Shakespeare” (cit.) in luogo del meno probabile “ameers” di altri testi (“New Cambridge Shakespeare”) e che molti traducono “emiri”. “Mijn’ heers” è fiammingo, e l’Oste, per suo mestiere, è poliglotta.

(86) “Parlo turco?” non è nel testo.

(87) “Troppo lusso” non è nel testo.

 

(88) È il nome di un quartiere malfamato di Londra, divenuto sinonimo di “brothel”, “postribolo”.

 

(89) “… to keep the terms of my honour precise”: l’aggettivo “precise” è usato a bella posta: era quello in uso presso i puritani per indicare chi osservava puntigliosamente la rigidità dei loro costumi. (V. anche sopra la nota 70)

 

(90) Quickly usa a rovescio anche i termini di cortesia. E Falstaff le fa il verso.

 

(91) “… you have brought her into such a canary…”: “canary” è un altro strafalcione di Quickly, che voleva dire verosimilnente “into such a quandary”, “in tale intricanza d’animo”.

(92) V. sopra la nota 41.

(93) “… nay, which is more, pensioners”: “pensioners” si chiamavano gli ufficiali dell’esercito scelti tra la nobiltà per far parte della guardia personale del re.

 

(94) “… my good she-Mercury”: Mercurio era il messaggero degli dèi. Falstaff si sente nell’Olimpo.

 

([95]) “… infection”: Quickly vuol dire “affection”, “affezione”.

 

(96)This pink…”: si adotta “pink”, “barca da pesca”, suggerito dal Walburton, in luogo di “punk”, “bagascia” dell’in-folio, che sembra in verità improbabile in bocca a Pistola: sia per l’immagine del veliero da guerra, che segue (“Più vele al vento…”), e sia anche perché lo stesso Pistola si accinge a fare di Quickly la sua futura moglie.

 

(97) I Fiamminghi erano famosi produttori e consumatori di burro.

 

(98) I Gallesi erano famosi produttori e consumatori di formaggi (v. anche sotto la nota 175). Il testo ha “… il mio cacio al parroco Ugo il Gallese”.

 

(99) Gli Irlandesi erano famosi bevitori di acquavite.

 

(100)Vas is de clock?”: Cajus è francese e, come s’è visto, oltre a pronunciare l’inglese come un Francese, usa modi e parole della sua lingua.

 

(101) “Buon per lui”! Traduce l’esclamazione “By Gar”, che il dottor Cajus ripete come suo intercalare, ma che non significa niente in inglese. In bocca ad un Francese, può aver valore di interiezione asseverativa, come “parbleu”: Altrove la si è resa diversamente.

(102) L’Oste della “Giarrettiera” ha il vezzo di chiamare le persone con appelltivi di paesi, di personaggi storici, di razze; qui chiama il dottor Cajus “Etiope”, alla quinta scena del IV atto (v.16) chiama se stesso “thine Ephesian”, “il tuo Efesio” (non “il tuo Efesiano”, come tradotto da alcuni: Venere che aveva il culto ad Efeso, è “Venere Efesia”); più sotto (v.18) chiama Simplicio “this Bohemian-Tartar”. Praz, ripreso dal Lodovici, qui traduce addirittura “il mio alchimista dell’etiope marziale” ( l’etiope marziale era un composto metallico noto agli alchimisti del tempo).

(103) “Francisco” sta evidentemente per “Francese”.

 

(104) Esculapio e Galeno sono due famosi medici dell’antichità.

(105)My heart of elder?”: il midollo di sambuco è morbido e palpabile, simbolo di malleabilità.

 

(106)Is he dead, bully stale?”: molti curatori intendono qui “stale” per “urina” e traducono “mia dolce urina “(Lodovici.: “il mio eccelso saggiatore di urina stantia”; Baldini: “mia reverendissima urina”, con allusione alla professione di medico del dottor Cajus); il che, francamente, sembra eccessivo, data la sperimentata suscettibilità del personaggio. “Bully” per l’Oste della “Giarrettiera” è un intercalare sovente ripetuto davanti a nomi ed epiteti, e “bully stale” è espressione idiomatica per “dolce tentazione” (cfr. la massima “A door without lock ia a stale for a knave”: “Una porta senza serratura è una tentazione per un malfattore”.

 

(107)Thou art a Castalion-King-Urinal”: “Castalion” (o “Castalian”) è aggettivo da Castalia, come si chiamava una sorgente del Monte Parnaso, sacro alle Muse. “Urinal” è forma arcaica di “urinary”, “colui che favorisce l’azione dell’urinare”, cioè la fonte cui si abbeveravano le Muse. “Tu, che sei medico, sei il re di quella fonte”, dice l’Oste; dove forse si può intendere che Shakespeare voglia far dire all’Oste che il dottor Cajus fa tanta paura a don Ugo da farlo “pisciar sotto”; conforta questa supposizione il susseguente epiteto di “Ettore di Grecia” (che poi non era di Grecia ma di Troia, ma l’Oste non bada a certe sottigliezze).

 

(108) Testo: “I am sworn of the peace”: “Io sono (giudice ) di pace giurato.”

 

(109)Monsieur Mockwater”: “Mockwater” è termine che non esiste: l’ha coniato lì per lì l’Oste - sempre pensando al dottor Cajus come ad un “urinary” (v. sopra la nota 107) - componendo insieme “water”, “acqua” e “mock”, prefisso che posto davanti a un sostantivo ha valore peggiorativo-stregiativo (l’urina è “acquaccia”).