Ha detto che avrebbe fatto vedere lui a chi apparteneva Huck Finn. Per cui un giorno, in primavera, mi ha fatto la posta, mi ha preso e mi ha portato al fiume, e siamo risaliti per tre miglia in una barca e poi abbiamo fatto la traversata e siamo sbarcati in un punto dell'Illinois dove non c'era foresta e non c'erano case tranne una vecchia capanna di legno in un punto dove gli alberi erano così fitti che non l'avresti trovato se non sapevi dov'era.
Mi stava vicino per tutto il tempo, e così io non avevo nessuna possibilità di scappare. Vivevamo in quella vecchia capanna, e di notte lui chiudeva sempre a chiave la porta e si metteva la chiave sotto il cuscino. Aveva un fucile, immagino che l'aveva rubato, e noi andavamo a cacciare e a pescare, e vivevamo con quello. Ogni tanto mi chiudeva dentro e scendeva all'emporio, tre miglia più in giù, al traghetto, a scambiare pesce e selvaggina con whisky, e se lo riportava a casa e si prendeva una sbronza, e se la spassava un mondo, e mi picchiava. Dopo un po' la vedova ha scoperto dov'ero, e ha mandato un tizio a provare a riprendermi, ma papà l'ha fatto scappare minacciandolo con il fucile, e a poco a poco io mi sono abituato a stare in quel posto, e mi piaceva abbastanza, se non era per le legnate.
Me ne stavo lì tranquillo tutto il giorno, senza fare un cavolo, a fumare e a pescare, e non avevo libri e compiti da fare. Così sono passati due mesi e i miei vestiti sono diventati tutti lerci e sbrindellati, e proprio non riuscivo a immaginare come potevo aver trovato che era bello stare in casa della vedova, dove mi dovevo lavare, e mangiare sui piatti, e pettinarmi, e andare a letto e alzarmi sempre alla stessa ora, e sbattermi sempre la testa su qualche libro, e avere sempre addosso Miss Watson a cavarmi il fiato. Io lì non ci volevo più tornare. Avevo smesso di bestemmiare, perché alla vedova non piaceva, ma ora ricominciai, perché papà non aveva niente in contrario. Tutto sommato lì nei boschi non era male.
Ma poi papà ha preso a menare un po' troppo, e io non ne potevo più. Ero diventato tutto blu dalle botte. E poi ha cominciato ad andare via per un fracco di tempo, e ogni volta mi chiudeva a chiave. Una volta sono stato rinchiuso per tre giorni. È stato tremendo stare solo per tutto quel tempo. Magari era annegato e io non avrei più potuto venir fuori da lì. Avevo paura, e decisi che dovevo trovare il modo di uscire. Molte altre volte avevo cercato di uscire dalla capanna, ma non c'era niente da fare: le finestre erano così piccole che non ci sarebbe passato neanche un cane, dal camino non si poteva venire fuori perché era troppo stretto e la porta era fatta di solide assi di quercia. Papà stava attento a non lasciare coltelli o cose simili quando era via e io avevo un bel cercare in ogni angolo per tutta la casa - cosa che facevo sempre quando ero solo, perché era anche un modo per passare il tempo. Ma stavolta ho trovato infine qualcosa: una vecchia sega arrugginita senza manico, infilata fra una trave e le assi del tetto. L'ho ingrassata e mi sono messo al lavoro. All'estremità della capanna, dietro il tavolo, c'era una vecchia coperta da cavallo inchiodata al legno per impedire al vento di entrare dalle fessure e spegnere la candela. Mi sono chinato sotto il tavolo e ho alzato la coperta per segare via una parte di tronco che poteva bastare per passare. Beh, è stata lunga, ma stavo per finire quando ho sentito nei boschi il fucile di papà. Ho tolto di mezzo le tracce di quello che avevo fatto e ho rimesso a posto la coperta. Poi ho nascosto la sega e subito dopo è entrato lui.
Era come al suo solito, cioè di luna storta. Ha detto che veniva dalla città e tutto andava male. Il suo avvocato diceva che secondo lui avrebbe vinto la causa e avrebbe avuto i soldi, ma c'erano anche dei modi per ottenere dei rinvii, e il giudice Thatcher li conosceva bene. E poi tutti dicevano che ci sarebbe stata un'altra causa per togliermi a lui e darmi alla vedova, che sarebbe stata la mia tutrice, e questa volta erano sicuri che la vedova vinceva. Questo non mi è piaciuto per niente, perché io dalla vedova dovevo stare tutto leccato e rigido come un manico di scopa. Allora il vecchio comincia a bestemmiare, e maledice tutto e tutti quelli che gli vengono in mente, e poi li rimaledice tutti un'altra volta per essere sicuro che non ha dimenticato nessuno, e dopo di questo fa un altro giro e finisce con una specie di maledizione generale che comprende un casino di persone di cui non sa neanche il nome, e quando parla di loro dice quel- tale-come-si-chiama, per cui può continuare a imprecare e a bestemmiare senza interrompersi.
Ha detto che gli sarebbe proprio piaciuto vedere questa vedova che cerca di riprendermi.
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