- Noi non sappiamo nulla -. Si mise a passeggiare e s’avvicinò alla tavola. Nino e Maria giocavano con calma un’aristocratica partita di lanzichenecco, e parlavano di cose indifferenti.

La quieta luminosità gialla della lampada a tre fiamme circondava con un radioso anello di luce le due graziose teste giovanili.

- Chi vince? - domandò Giovanni, fermandosi con le mani intrecciate sulla schiena.

- Io: e non si sa? - rispose Maria senza sollevar gli occhi.

Giovanni guardò con affetto i due giovanetti. Nino aveva diciannove anni, ma sembrava ancor più giovine, un bell’adolescente dai capelli neri ribelli, gli occhi piccoli ma brillanti, vivacissimi, il volto raso e pallido, con una profonda fossetta sul mento. Ridendo ne formava altre due sulle guancie e altre due nell’angolo degli occhi. Alla luce della lampada la sua fronte aveva un tenue riflesso d’avorio; e splendevano i denti, gli occhi e le delicate unghie violacee di Maria.

- Va bene, ma non vi sgridate, ammonì paternamente Giovanni, allontanandosi.

- Sgridarci! - disse Nino con voce sommessa, come parlando a sé stesso. - Com’è possibile? Non sono Diego io.

9

Maria credé d’intendere un lieve rimprovero e protestò.

- Ma non sono poi io che lo molesto. È lui, sai. Diego è un tormento. Già, sono tutti una disperazione quelli lì - (sporgendo il labbro inferiore accennò il circolo del piccolo gregge). - C’è da fuggirsene da questa casa…

- Vientene a casa mia - diss’egli sorridendo, ma il cuore gli tremava.

- Diego? Diego la finirà male… Vedrai, Nino; lingua mia s’inaridisca, ma Diego finirà male.

- Lascia stare, - egli rispose, - è un ragazzo; si correggerà da solo. Dieci, venti, ventiquattro, trentacinque… hai vinto tu pure.

- Già! - diss’ella ridendo e rimescolando le carte. - Fortunato in amor non giochi a carte!

Egli la guardò fisso, sospirò, scosse la testa. Volle dire una parola, ma non ardì ancora, e chinò nuovamente gli occhi.

Per un po’ stettero silenziosi. Traverso il chiacchierio delle donne riunite al braciere, s’udiva Badòra raccontar la storiella e Diego sbadigliare insolentemente.

- Dio mio - disse a un tratto Maria, ricordando un dramma avvenuto quella mattina. - Sai cosa ha fatto oggi il Prigioniero di Chillon? Hai visto Miranda?

Ebbene, se la ha mangiata viva e buona…

- Perbaccolina! - esclamò Nino, fingendo un comico terrore. Poi aggiunse spiritosamente: - Ma, già, voi vendicherete Miranda.