Può creare o macchiare la reputazione di qualsiasi uomo. Ha la perfetta libertà di chiamare truffatore e ladro il miglior uomo della nazione, distruggendolo oltre ogni speranza. Che il signor Colfax2 sia bugiardo o 2 Twain si riferisce probabilmente a Schüler Colfax (1823-1885), che ricoprì la carica di vicepresidente sotto la presidenza di 19
meno, non lo si può più sapere — lo sarà considerato fino al giorno della sua morte —
perché i giornali lo hanno già condannato così.
I nostri giornali — tutti, senza eccezione —
esaltano il musical Black Crook3
e lo hanno reso un grande successo. Avrebbero potuto stroncarlo completamente con una sola pagina di sprezzante silenzio, se solo avessero voluto.
Gli «Eventi del Giorno» e le «Gazzette della Polizia»4 prosperano nel paese indisturbati dalla legge, perché i giornali virtuosi, ormai da tempo, hanno coltivato una pigrizia pubblica che ama l’indecenza e non si preoccupa che le leggi siano applicate oppure no. Sui giornali dell’Ovest puoi servirti della voce editoriale Ulysses S. Grant.
3 Il Black Crook (lett. Truffatore gobbo) era un terribile musical molto amato dalle classi sociali più basse. Comprendeva musica e danza, e il personaggio principale era una persona chiamata Hertzog, un «crook-backed master of black magic». Il “crook” è una specie di bastone con la curva in alto, quindi una persona
“crook-backed” indica una persona ricurva, gobba.
4 «Days Doings» e «Police Gazettes», giornali dell’epoca la cui linea editoriale era basata sul facile sensazionalismo e sul più gretto populismo. Ideali progenitori della moderna rivista scandalistica.
20
degli articoli di fondo per difendere qualsiasi misero e infamante dogma tu voglia. Basta pagare un dollaro al rigo.
Praticamente tutti i giornali incoraggiano dei Rozensweig5 e altri criminali del genere, fornendo loro delle vittime e ospitando le loro pubblicità nelle rubriche. Lo sapete bene. Nel caso dell’omicidio Foster i giornali newyorkesi hanno finto debolmente di sostenere il Governatore e di raccomandare alla gente di appoggiarlo nel pieno rispetto della legge; e hanno stampato un’inserzione a pagamento, un’intera pagina di deboli, patetici appelli alla clemenza. Ma c’è da credere che avrebbero pubblicato altrettante pagine sugli abusi del Governatore da distruggere la sua immagine come pubblico amministratore fino alla fine del suo mandato, se solo qualcuno si fosse offerto di pagarle sotto forma di inserzioni
pubblicitarie. Il giornale che ostacola la legge 5 Jacob Rozensweig era un medico che praticava aborti. La morte di una delle pazienti creò un grande dibattito intorno alla sua figura, e fu poi condannato a scontare sette anni di reclusione.
21
con un pretesto banale, per amor di denaro, diventa un pericoloso nemico del bene comune.
Questa terribile forza, l’opinione pubblica di una nazione, è creata in America da un’orda di sempliciotti ignoranti e compiaciuti che hanno fallito come sterratori e calzolai, e che hanno intrapreso il giornalismo lungo il loro cammino verso l’ospizio per poveri. Conosco
personalmente centinaia di giornalisti, e — in privato — l’opinione della maggioranza di questi non varrebbe più di due penny; ma quando parlano sulla stampa, è il giornale che parla (lo scrivano-pigmeo non è visibile) e allora le loro dichiarazioni scuotono come tuoni profetici la comunità.
So bene, dalla mia esperienza personale, della tendenza dei giornalisti a mentire. Io stesso, una volta, ho dato vita a un particolare e pittoresco modo di mentire, sulla costa del Pacifico, che ancora oggi è molto in voga. Ogni qualvolta sento parlare di una pioggia di sangue e rane, in California, o del ritrovamento di un serpente marino in qualche deserto, o di una 22
grotta affrescata di diamanti e di smeraldi (trovata sempre da qualche pellerossa deceduto prima di poter finire di dire dove si trovava), io mi dico di essere il padre di questa “creatura”
— e che sono io a dover rispondere per questa menzogna. Ed è tutta una questione di abitudine
— ancora oggi, se non sto sempre in guardia, ho la tendenza a mentire.
La libertà di stampa ha scottato ognuno di noi, ne sono certo.
1 comment