Il male era che non guadagnavo abbastanza. Pensate, signor, mia moglie e mia figlia pativano la fame! Allora con l'aiuto di alcuni compatrioti, si andò in America. Sì, signor, sono stato anche in America, a New York. Ho venduto birra, ho guadagnato. Oh, andava bene. Es war ein Traum. Sapete? Era un sogno. Mia moglie ammalò di nostalgia. Si stava bene a New York, si prendevano dollari, si avevano molti amici. Ebbene, cosa è tutto questo? Partiamo, arriviamo in Europa. Io scrivo a' miei parenti. Sono tutti reazionari e bigotti; io sono nato cattolico, ma non credo ai preti; non mi rispondono. Che importava loro se mia moglie moriva? Scrivo ai parenti di mia moglie. Cose da ridere, signor. Quelli mi odiavano perché avevan creduto dare la ragazza a un ricco e il poco che mio padre non aveva potuto togliermi era stato confiscato dal governo. Oh, è bellissima. Però mio cognato venne a Nancy, dov'ero io. Mia moglie partì con la bambina, sperando guarire presto e ritornare. L'accompagnai alla frontiera. Stava male; dovevamo lasciarci a mezzogiorno. Un'ora prima mi abbracciò e mi disse: "Andrea, ho visto il paese da lontano: basta, restiamo insieme." Capite, signor? Voleva morire con me. Otto giorni dopo..."
Steinegge compì la frase con un gesto e si cacciò a fumare furiosamente. Silla taceva sempre, non gli dava retta, forse non l'udiva neppure.
"I parenti di mia moglie" continuò l'altro "hanno preso la bambina. È stata una carità perché la piccina non sarebbe stata bene con me solo, e con questo pensiero ch'ella si trovava meglio io ho potuto soffrire molto allegramente. Ma credete che non mi hanno mai data una notizia? Io le ho scritto ogni quindici giorni, sino a due anni or sono; non mi ha risposto mai. Potrebbe anche non essere più al mondo. Cosa è questo? Si beve, si fuma, si ride, ooh!"
Dopo questo epilogo filosofico il segretario tacque. Era notte oscura. La stradicciuola tagliava per isghembo un pendìo cespuglioso dal vallone del palazzo alle prime nere casupole di R... Abbasso, il lago dormiva.
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