Andò la spola a volo,

corsero i licci e il pettine sonoro.

Cantò: “Maria cercava il suo figliuolo.

Maddalena le disse: Ave Maria:

15

sui neri monti io l’ho veduto: o duolo!

porta una croce e sanguina per via”.

II

Tra il colpeggiar del pettine sonoro

ed il suo canto, ella sentì, Rosina!

la verginella dai capelli d’oro.

20

Sorse dalla panchetta ed in cucina

venne e trovò la cara madre pia

“Figlia,” le disse, “staccia la farina.

Op. Grande biblioteca della letteratura italiana 13

ACTA G. D’Anna Thèsis Zanichelli

Giovanni Pascoli Primi poemetti – La sementa Q

Viola è fuori con la mucca, via

per Ginestrelle. Babbo oggi non viene

25

se non al tocco dell’Avemaria.

Sai, per il grano, che spicciarsi è bene:

presto è talora, tardi è sempre male!

E già piange le sue notti serene

il grillo stanco, e il primo temporale

30

cova nell’aria. Non lo senti a sera

passar su casa un lungo rombo d’ale?

L’anatre vanno per la notte nera”.

III

E seguitava: “Io voglio accomodare,

se mi riesce, questi due radicchi,

35

ch’ho già intoccati, con altr’erbe amare.

E tu, mentr’io soffriggo uno o due spicchi

d’aglio trito, costì, su la brunice,

fa la polenta, buona anco pei ricchi,

quando s’ha un bocconcino che ci dice”.

Op. Grande biblioteca della letteratura italiana 14

ACTA G. D’Anna Thèsis Zanichelli

Giovanni Pascoli Primi poemetti – La sementa Q

Il desinare

I

Ubbidì Rosa al subito comando.

Sotto il paiolo aggiunse legna, il sale

gettò nell’acqua che fremé ronzando.

Stacciò: lo staccio, come avesse l’ale,

5

frullò fra le sue mani; e la farina

gialla com’oro nevicava uguale.

Ne sparse un po’ nell’acqua, ove una fina

tela si stese. Il bollor ruppe fioco.

Ella ne sparse un’altra brancatina.

10

E poi spentala tutta a poco a poco,

mestò. Senza bisogno di garzone,

inginocchiata nel chiaror del fuoco,

mestò, rumò, poi schiaffeggiò il pastone,

fin che fu cotto; e lo staccò bel bello,

15

l’ammucchiò nel paiolo, col cannone

di pioppo; e lo sbacchiò sopra il tarvello.

II

Ora la madre nella teglia un muto

rivolo d’olio infuse, e di vivace

aglio uno spicchio vi tritò minuto.

20

Pose la teglia su l’ardente brace,

col facile olio; e, solo intenta ad esso,

un poco d’ora l’esplorò sagace.

Op. Grande biblioteca della letteratura italiana 15

ACTA G. D’Anna Thèsis Zanichelli

Giovanni Pascoli Primi poemetti – La sementa Q

L’olio cantò con murmure sommesso;

un acre odore vaporò per tutto.

25

Fumavano le calde erbe da presso,

nel tondo ch’ella inebbriò del flutto

stridulo, aulente; e poi nel canovaccio

nitido e grosso avviluppava il tutto.

E Rosa intanto sospendea lo staccio,

30

ponea le fette sopra un bianco lino,

stringea le còcche, e v’infilava il braccio.