«Esiste dunque in questo mondo un’altra donna di nome Susan? »

« Spero di sì, se il nome è una componente essenziale della persona in questione. Ma anche se Nick mi piantasse, non contate su di me per portare a conclusione un simile programma. L’ho visto mettere in pratica troppo spesso. »

« Oh, be’, per quanto ne so, ad Altringham sono tutti in perfetta salute. » E Strefford si frugò in tasca, tirandone fuori una stilografica, un fazzoletto su cui era colato un po’ di inchiostro e un pacchetto di sigarette ciancicate. Accesane una e rimesso in tasca il resto continuò tranquillamente: «Ditemi… come avete fatto ad appianare le cose con i Gillow? Quando ero a Newport, l’estate scorsa, Ursula stava per cadere in preda a una crisi di furia omicida». Aveva appena cominciato a circolare la voce che avreste sposato Nick. Ho temuto che vi avrebbe messo i bastoni tra le ruote, e invece poi ho sentito dire che vi ha messo in mano un grosso assegno ».

Susy rimase zitta. Da quando Strefford le era comparso davanti aveva sempre saputo che prima o poi le avrebbe posto questa domanda. Era curioso come una scimmia, e quando aveva deciso di scoprire qualcosa era impossibile distoglierlo dall’impresa. Dopo una breve esitazione rispose: «Ho avuto un flirt con Fred. È stata una seccatura… ma lui si è comportato in maniera molto civile ».

« Per forza, povero Fred. Quindi avete terrorizzato completamente Ursula. »

«Be’… abbastanza. Poi per fortuna è comparso da Roma questo Nerone Altineri: è venuto a New York a cercare lavoro come ingegnere e Ursula ha ordinato a Fred di trovargliene uno nelle sue industrie siderurgiche. » Così detto Susy fece un’altra pausa, ma poi di punto in bianco aggiunse: « Streffy! Se sapeste come detesto questo genere di cose. Preferirei che Nick comparisse adesso e mi dicesse in tutta franchezza – so che lo farebbe –, che ha intenzione di andarsene con… ».

« Con Coral Hicks? » suggerì Strefford.

Susy rise. « Povera Coral! Come mai vi sono venuti in mente gli Hicks? »

« Perché qualche giorno fa li ho visti un attimo a Capri. Stanno facendo una crociera: hanno detto che pensano di venire qui. »

«Che noia! Spero che non ci scovino. Sono stati straordinariamente gentili con Nick, quando è andato in India con loro, e sono di mentalità così semplice da pensare che lui sarebbe contento di vederli. »

Strefford mirò con il mozzicone una turista con il turbante, che alzò lo sguardo al palazzo dalla consultazione della sua guida. « Ah », mormorò soddisfatto, visto il colpo andare a segno; poi aggiunse: « Coral Hicks si sta facendo piuttosto carina ».

«Oh, Streff… voi sognate! Quello sgorbio di ragazzina con gli occhiali e le caviglie grosse? La povera signora Hicks diceva sempre a Nick: ’Quando mio marito e io abbiamo fatto tanto studiare Coral, eravamo convinti che in Europa l’interesse per la cultura fosse più forte di quanto in realtà è’. »

«Be’, vedete: non sarà certamente l’istruzione a complicare la vita a quella ragazza, una volta che avrà cominciato a vivere. Dunque: se Nick comparisse adesso e dicesse che ha intenzione di andarsene… »

« Se fosse con uno spavento come Coral, per me sarebbe un vero sollievo. Ma, sapete », continuò Susy con un sorriso, « siamo d’accordo che per un anno non deve succedere. »

6.

Esaurita la prima girandola di battute di spirito, Susy trovò Strefford insolitamente gentile e partecipe. L’interesse che mostrava per il futuro suo e di Nick non sembrava motivato tanto dal suo abituale spirito di curiosità scientifica quanto da pura e semplice amicizia. Ottenne il privilegio di vedere il primo capitolo del libro di Nick, di cui si formò un’opinione talmente favorevole che si espresse in termini severi con Susy su quanto fosse importante che rispettasse le ore di lavoro del marito; spinse la sua generale benevolenza fino a mostrare un interesse paterno per Clarissa Vanderlyn. Era sempre incantevole con i bambini, ma in un modo erratico e circospetto, con un occhio teso alla propria indipendenza e la possibilità di stufarsene di punto in bianco.