Il marchese del Basto!

 

La porta di fondo prospiciente alla galleria si apre. Don Sallustio si slaccia il mantello e lo getta addosso a Ruy Blas proprio nel momento in cui il marchese del Basto fa la sua apparizione. Poi si avvicina al marchese trascinando con sé lo stupefatto Ruy Blas.

 

Scena quinta

 

 

Don Sallustio, Ruy Blas, Don Panfilo d’Avalos marchese del Basto. Poi il marchese di Santa-Cruz, Il conte d’Alba e tutta la corte.

 

DON SALLUSTIO (al marchese del Basto)

Marchese, permettete che presenti a Vostra Grazia mio cugino Don Cesare, conte di Garofa, presso Velalcazar.

 

RUY BLAS (tra sé)

Cielo!

 

DON SALLUSTIO (a bassa voce, a Ruy Blas)

Taci!

 

MARCHESE DEL BASTO (salutando Ruy Blas)

Signore… felicissimo… (Gli tende la mano che Ruy Blas stringe con imbarazzo)

 

DON SALLUSTIO (a bassa voce, a Ruy Blas)

Adeguati, rispondi al saluto! (Ruy Blas saluta il marchese)

 

MARCHESE DEL BASTO (a Ruy Blas)

Amavo molto la vostra signora madre. (A bassa voce, a Don Sallustio, indicandogli Ruy Blas) Com’è cambiato! Quasi non lo riconoscevo!

 

DON SALLUSTIO (a bassa voce, al marchese)

Ha lasciato la corte dieci anni fa!

 

MARCHESE DEL BASTO (come sopra)

Infatti!

 

DON SALLUSTIO (battendo sulla spalla di Ruy Blas)

Eccolo di ritorno! Vi ricordate, marchese? Era un vero figliuol prodigo che sperperava ovunque il denaro senza ritegno! Ogni sera al vivaio d’Apollo c’erano danze, feste sontuose e cento musicisti che sorgevano e scomparivano tra le acque! Continuamente si succedevano balli, concerti, maschere, ludi amorosi che abbagliavano tutta Madrid di visioni rapide e fugaci! In tre anni si è rovinato! Era un libertino scatenato e, adesso, torna dalle Indie su un galeone.

 

RUY BLAS (imbarazzato)

Signore…

 

DON SALLUSTIO (allegramente)

Chiamatemi pure cugino, siamo parenti. I Bazan sono un casato di gentiluomini illustri. Il nostro capostipite è Iniguez d’Iviza. Suo nipote Pedro di Bazan sposò Marianna di Gor. Da lei ebbe un figlio, Giovanni, che fu generale sull’Oceano ai tempi di Sua Maestà Don Filippo. Giovanni ebbe due figli, che hanno innestato due blasoni sul nostro vecchio albero! Io, il marchese di Finlas, e voi, il conte di Garofa. Due titoli che si equivalgono. La linea femminile, Cesare, assicura al nostro rango pari dignità. Voi siete Aragona e io Portogallo. Il vostro ramo non è meno elevato del nostro. Io sono il frutto dell’uno e voi il fiore dell’altro.

 

RUY BLAS (tra sé)

A cosa mira quest’uomo?

 

Durante l’allocuzione di Don Sallustio, si è avvicinato a loro il marchese di Santa-Cruz Don Alvaro di Bazan y Benavides, un vecchio dagli imponenti baffi bianchi e dalla grande parrucca.

 

MARCHESE DI SANTA-CRUZ (a Don Sallustio)

Vi spiegate benissimo. Se è vostro cugino, è anche il mio.

 

DON SALLUSTIO

È vero, abbiamo le stesse origini. Il signore di Santa-Cruz. (Presentandogli Ruy Blas) Don Cesare.

 

MARCHESE DI SANTA-CRUZ

Immagino che non si tratti della stessa persona… che credevamo morta.

 

DON SALLUSTIO

Invece è la stessa.

 

MARCHESE DI SANTA-CRUZ

È tornato?

 

DON SALLUSTIO

Dalle Indie.

 

MARCHESE DI SANTA-CRUZ (esaminando Ruy Blas)

Effettivamente!

 

DON SALLUSTIO

Lo riconoscete?

 

MARCHESE DI SANTA-CRUZ

Perbacco! L’ho visto nascere!

 

DON SALLUSTIO (sottovoce, a Ruy Blas)

Il brav’uomo è cieco ma pretende di vederci benissimo. Ti ha riconosciuto per dimostrare che la sua vista è perfetta.

 

MARCHESE DI SANTA-CRUZ (tendendo la mano a Ruy Blas)

Stringetemi la mano, cugino.

 

RUY BLAS (inchinandosi)

Signore…

 

MARCHESE DI SANTA-CRUZ (sottovoce, a Don Sallustio, mostrandogli Ruy Blas)

Mi congratulo del suo aspetto! (A Ruy Blas) Felice di rivedervi!

 

DON SALLUSTIO (a bassa voce, al marchese, prendendolo in disparte)

Pago io i suoi debiti. Dato il posto che occupate, potete essergli utile. Se ci fosse un impiego vacante a corte, in questo momento, dal re o dalla regina…

 

MARCHESE DI SANTA-CRUZ (sottovoce)

È un giovane di merito! Ci penserò. Inoltre, è nostro parente.

 

DON SALLUSTIO (a bassa voce)

La vostra reputazione è nota, al consiglio di Castiglia. Ve lo raccomando. (Lascia il marchese di Santa-Cruz e si avvicina ad altri gentiluomini, a cui presenta Ruy Blas. Tra loro si trova anche il conte d’Alba, elegantemente vestito. Don Sallustio gli presenta Ruy Blas) Mio cugino, Cesare, conte di Garofa, presso Velalcazar. (I signori si scambiano profondi inchini davanti a Ruy Blas sempre più sorpreso. Don Sallustio, al conte di Ribagorza) Eravate presente, ieri, al balletto d’Atalanta? Lindamira ha danzato con una levità stupefacente! (Ammirando il giustacuore del conte d’Alba) È splendido, conte d’Alba!

 

CONTE D’ALBA

Ne avevo uno ancora più bello. Di raso rosa con nastri d’oro. Me l’ha rubato Matalobos.

 

UN USCIERE (sul fondo)

Avanza la regina.