Ascoltatemi, signora. Sono abitato da un’infinità di sogni. Vi amo da lontano, vi amo dal basso, vi amo dal profondo dell’ombra. Non oserei toccare la punta delle vostre dita: voi mi confondete irraggiando luce come un angelo! Ho tanto sofferto. Se poteste intravedere la verità, signora! Adesso mi rivelo a voi. Per sei mesi, nascondendo la mia passione, vi ho evitata. Rifuggivo dalla vostra presenza, mi torturavo. Quegli uomini per me non rivestono la minima importanza, io vi amo. Mio Dio, ed oso rivelarlo, gettarlo in faccia a Vostra Maestà. Come devo fare? Se voi mi ordinaste di morire, mi ucciderei! Il terrore mi divora il cuore. Perdonatemi!

 

LA REGINA

Parla, te ne prego, trascinami con le tue parole! Nessuno mi ha mai parlato così. Voglio ascoltarti! La tua anima, svelandosi a me, mi rivela la mia anima. Ho bisogno dei tuoi occhi, ho bisogno della tua voce. Oh! Ero io che mi tormentavo! Se tu sapessi! Cento volte, cento volte, da sei mesi che il tuo sguardo evita il mio… No, non devo rivelare subito, scioccamente, queste cose. Sono molto infelice. Oh! Devo tacere. Ho paura!

 

RUY BLAS (che l’ascolta con passione)

Proseguite, signora! Voi sollevate il mio povero cuore!

 

LA REGINA

Allora, ascoltami! (Alzando gli occhi al cielo) Sì, voglio dirgli tutto. È un delitto? Non me ne importa. Quando il cuore va in pezzi, è legittimo mostrare allo scoperto i segreti che celava nell’intimo. Tu eviti la regina? Sappi, allora, che la regina andava in cerca di te. Ogni giorno vengo qui, in questo passaggio segreto: ti ascolto e raccolgo ad una ad una le tue parole, in silenzio, ammirando quell’intelligenza risoluta che decide, giudica, comanda, affascinata dalla tua voce che suscita il mio interesse per qualunque argomento. Ormai, ai miei occhi, hai assunto l’aspetto del re, dell’autentico sovrano. E sono stata io, in questi mesi, forse l’hai sospettato, che ti ho fatto salire, uno dopo l’altro, i gradini che portano in alto, alla sommità. Dove Dio avrebbe dovuto collocarti, ti ha messo una donna. Sì, tutto ciò che mi circonda riceve la tua vigile attenzione. Ti ammiro. Un tempo mi hai donato un fiore oggi io ti dono un impero! Un giorno ti ho giudicato leale, oggi vedo la tua grandezza. Ecco, cosa può amare incondizionatamente una donna! Mio Dio! Se è scorretto il mio modo d’agire perché rinchiudermi in questo sepolcro come una colomba in gabbia, senza nessuna speranza, senza amore, senza un raggio di sole? Un giorno, quando ne avremo il tempo, ti racconterò le mie sofferenze. Sempre sola, dimenticata da tutti! Ogni istante, ogni ora, ricevo una nuova umiliazione. Pensa, per esempio, a quello che è accaduto ieri.