Le nuvole si sforzano di vestirla, ma lei non vuole.

Barcolla attraverso le nuvole come una donna ebra… sono sicuro che è in cerca di amanti… Vero che barcolla come una donna ebra? Assomiglia a una donna isterica, vero?

ERODIADE

No. La luna assomiglia alla luna, punto e basta. Rientriamo… Non hai motivo di stare qua.

ERODE

E io resterò. Manassé, distendi qui i tappeti. Accendete le torce, portate i tavolini d’avorio e i tavolini di diaspro. Qui l’aria è deliziosa. Berrò ancora vino con i miei ospiti. Bisogna onorare degnamente gli ambasciatori di Cesare.

ERODIADE

Non è per loro che resti qui.

ERODE

Sì, l’aria è deliziosa. Vieni Erodiade, i nostri ospiti ci aspettano. Ah! sono scivolato! Sono scivolato nel sangue! È di cattivo augurio. È di pessimo augurio. Perché c’è del sangue qui?… E questo cadavere? Cosa fa qui questo cadavere?

Pensate forse che io sia come il re di Egitto che non dà mai un banchetto senza mostrare un cadavere ai suoi ospiti?

Insomma, chi è? Non lo voglio guardare.

PRIMO SOLDATO

È il nostro capitano, Signore. È il giovane siriano che lei ha promosso a capitano appena tre giorni fa.

ERODE

Non ho affatto ordinato di ucciderlo.

SECONDO SOLDATO

Si è ucciso da solo, Signore.

ERODE

Perché? L’avevo promosso a capitano!

SECONDO SOLDATO

Non sappiamo, Signore, ma si è ucciso da solo.

ERODE

Mi sembra strano. Pensavo che soltanto i filosofi romani si uccidessero. Tigellino, è vero che i filosofi si uccidono a Roma?

TIGELLINO

Ce ne sono che si uccidono, Signore. Sono gli stoici. Gente molto grossolana. Beh, gente ridicolissima. A me sembrano molto ridicoli.

ERODE

Anche a me. È ridicolo uccidersi.