Gli Snediker sono scappati all’ultimo momento. Sono finiti nella baia. Barb e io eravamo da mio figlio a Lake Sunapee. Abbiamo assistito al disastro. Ho visto la mia casa alla tv prima di vederla dal vero.”

“Potrebbe essere una buona notizia, immagino.”

Arnie non ha risposto.

“Cosa vuoi che faccia, Arnie?”

“Sto andando giù per incontrare quei bastardi. Società di comodo. Le conosci? Speculatori.” Arnie si era messo a parlare col ringhio da duro di un gangster del New Jersey.

“Le conosco.” Avevo letto qualcosa sul “Times”.

“Allora hai capito di che si tratta. Ho bisogno dei tuoi consigli, Frank. Una volta eri un uomo onesto.”

“Sono fuori dal giro da un po’, Arnie. La mia licenza è scaduta. Le uniche cose che so sono quelle che leggo sul giornale.”

“Dunque sarai ancora più affidabile. Mancherà il motivo del profitto. Non ho intenzione di spararti, se è questo che ti preoccupa.”

“Non ero arrivato fino a questo punto, Arnie.” Invece sì. Era già successo. Una volta a Ortley Beach, un’altra a Sea Girt. Agenti immobiliari presi a revolverate mentre sedevano alle loro scrivanie, battendo a macchina i listini delle offerte.

“Allora. Pensi di farti vivo? Potrei dire che me lo devi.” È passato il clacson ululante di un altro camion che si allontanava. “Gesù. Questi coglioni. Finirò per farmi ammazzare qui. Allora?”

“Okay, vengo,” ho detto, solo per allontanare Arnie dal ciglio della strada e farlo proseguire fino al luogo del disastro.

“Domani alle undici. Davanti alla casa,” ha detto Arnie. “O nel posto dove si trovava. Forse la riconoscerai. Io ho una Lexus argentata.”

“Ci sarò.”

“Vedremo la National Hockey League quest’anno, Frank?” Hockey. La distruzione è una grande livellatrice.

“Non sono più tanto aggiornato, Arnie, davvero.”

“Che teste di cazzo, questi giocatori,” ha commentato Arnie. “Avevano il miglior trattamento che potessero mai chiedere. Ora dovranno accontentarsi di meno. Ti suona familiare?” Come sempre, Arnie era dalla parte del management. “Salutiamo i Vincitori, Frank.”

“Campioni del West, Arnie.”

“Mañana en la mañana.” Che era il modo in cui Arnie ringraziava, a quanto pare.

Nel Little League World Champions Boulevard, a Toms River, non c’è nulla che sembri essere radicalmente cambiato dall’uragano.