Il nome non m'arriva nuovo... Chi è? - Chi è? - ripeté col sangue agli occhi Gigi Venanzi. - La prima lama tra i dilettanti di Roma! - Ah, sì? - fece Memmo Viola. - Tira bene? Di spada? - Di spada e di sciabola! - Mi fa piacere. Ma è pure un gran mascalzone, va' là! Quello che ha fatto... Gigi Venanzi gli saltò addosso quasi con la stessa furia, con cui poc'anzi gli era saltata addosso la moglie. - Ma se ha domandato scusa! Ma se è stato un equivoco! Memmo Viola, allora lo guardò, ammiccando con la coda dell'occhio, timido e furbo a un tempo, e domandò, quasi fuor fuori: - C'eri? Il volto di Gigi Venanzi si scompose, come in uno smarrimento di vertigine: - Come? dove? - balbettò. Memmo Viola, come se nulla fosse, ritrasse sorridendo il suo amico dal precipizio, a cui con quella lieve, breve domanda s'era divertito a spingerlo, e riprese: - Ah... già... sì... tu hai saputo. Era anche ubriaco, mezzo ubriaco, sì... Ma che vuoi farci? Caro mio, Cristina non vuole scuse! tanto ha detto, tanto ha fatto, che lo ha costretto a lasciare il suo biglietto da visita, in presenza di tanti testimoni. Ora bisogna che qualcuno lo raccolga, questo biglietto. Il marito sono io, e tocca a me. Ma da che ci siamo, ohè, Gigi, bisogna far le cose sul serio. L'oltraggio è stato grave, e gravi debbono essere le condizioni. Gigi Venanzi lo guardò stordito; poi, in un nuovo impeto di rabbia gli gridò: - Ma se tu non sai neanche tenere la spada in mano! - Alla pistola, - disse Memmo placidamente. - Ma che pistola d'Egitto! - si scrollò Gigi Venanzi. - Quello imbrocca un soldo incastrato in un albero a venti passi di distanza! - Ah sì? - ripeté Memmo. - E allora, prima alla pistola, e poi alla spada. Me, vedrai che non m'imbrocca di certo. Gigi Venanzi si mise ad andare sù e giù, sù e giù per la stanza; poi facendo animo risoluto: - Senti, Memmo: io non posso accettare. - Che? - fece subito Memmo, afferrandogli un braccio. - Non facciamo scherzi, Gigi, e non perdiamo tempo! Tu non puoi tirarti indietro, come non posso tirarmi indietro io. Tu farai la tua parte, com'io faccio la mia. Pensa al secondo testimonio, e sbrìgati. - Ma vuoi che ti porti al macello? - gli gridò Gigi Venanzi al colmo dell'esasperazione. - Uh, - sorrise Memmo. - Non esageriamo...
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